Alla scoperta di Pantelleria
In un ipotetico giro della Sicilia che prevede anche le isole vicine, Pantelleria certamente non può mancare. Si tratta di un’isola situata al centro del Canale di Sicilia e il cui comune appartiene alla provincia di Trapani. Un concentrato di bellezza sul piano storico e naturalistico, che inevitabilmente ogni anno attira milioni di visitatori pronti ad ammirarla.

Storia dell’isola
Quest’isola è stata abitata fin da tempi antichissimi, infatti il più antico villaggio presente nell’isola risale all’Età del Bronzo (periodo compreso tra il XXII e il V secolo a.C.). Un altro reperto caratteristico di Pantelleria sono i Sesi, particolari tombe il cui nome appartiene all’antico linguaggio parlato sull’isola.

Dopo questi primi insediamenti ai quali segue una lunga epoca con assenza di stanziamenti umani, sull’isola arrivano i Fenici e fondano la colonia di Cossyra. Durante le guerre puniche Pantelleria viene occupata dai Romani, che riescono a conquistarla definitivamente nel 217 a.C. dando poi un importante spinta all’economia dell’isola.

Successivamente Pantelleria va incontro ad un periodo di decadenza, in corrispondenza con la conquista da parte dell’ammiraglio bizantino Belisario nel 540 d.C. (su mandato dell’imperatore Giustiniano). In seguito, ovvero circa nel 700, anche Pantelleria subisce la dominazione degli Arabi e diventa parte dell’Emirato di Sicilia nell’845. In questo periodo portano sull’isola la coltivazione del cotone e la loro lingua, che ancora oggi influenza il siciliano parlato a Pantelleria.

Nel 1123 l’isola è stata conquistata da Ruggero II ed annessa al Regno di Sicilia. In epoca borbonica è diventata una colonia penale, così come in seguito sotto il controllo dei Savoia. La sua posizione è stata importante anche nel corso della Seconda Guerra Mondiale visto che, proprio nelle acque di Pantelleria, è andato in scena uno dei due scontri della battaglia di mezzo giugno.

Luoghi di interesse
Come già anticipato in precedenza, i visitatori che decidono di fermarsi a Pantelleria non rimangono certo delusi. Tra i luoghi più caratteristici dell’isola figura il grande faraglione: uno scoglio emerso dalle cristalline acque che bagnano l’isola e che è circondato da strapiombi, grotte e altre cavità naturali. Questo gigantesco scoglio viene paragonato ad una sorta di guardiano dell’isola, il cui fascino non è cambiato nel corso del tempo.

Se i turisti sono più interessati alla parte storica dell’isola, allora possono visitare il Castello di Pantelleria. Si tratta un monumento medievale utilizzato come carcere fino al 1975, dove ci sono numerosi eventi durante l’estate. Inoltre dal 2015 ospita alcuni tra i più importanti ritrovamenti archeologici dell’isola, ovvero le famose Teste Imperiali (tre teste appartenenti a statue di marmo del I secolo d.C. che raffigurano Giulio Cesare, Tito e Agrippina).

Per immergersi ancora di più nella storia antica di Pantelleria, è possibile visitare l’Acropoli presente sulle colline di San Marco e di Santa Teresa. Un altro reperto importante corrisponde ai già citati Sesi, tombe tipiche dell’isola risalenti a 5000 anni fa.

Escursioni ed attività da fare
Tra le tante possibilità che offre Pantelleria c’è anche il Lago Specchio di Venere, chiamato così perché si racconta che qui si specchiasse la Dea Venere prima di incontrare Bacco. Un vero e proprio spettacolo dal punto di vista naturalistico, sia per le numerose specie di flora e fauna che ospita che per la presenza di fanghi termali che si dice abbiano proprietà benefiche.

Un altro luogo dal fascino indiscutibile e che merita di essere visitato è la Grotta di Benikulà, all’interno della quale, ad intermittenza, fuoriesce vapore acqueo a circa 40°C. Il luogo è particolarmente suggestivo anche per il panorama in cui è immerso. Per raggiungere la grotta si percorre un sentiero immerso nella macchia mediterranea, appena arrivati a destinazione, si può ammirare una distesa di terreni agricoli coltivati a vitigno.

Le spiagge di Pantelleria
Oltre a visitare luoghi belli e importanti sul piano storico e naturalistico, Pantelleria vanta anche numerose ottime spiagge. Uno dei posti più suggestivi è la spiaggia di Nika, famosa perché bagnata da un’acqua che può improvvisamente cambiare temperatura. Inoltre è lontana dal centro abitato e più riparata, quindi adatta a chi vuole godersi un po’ di relax.

Per chi volesse invece dei posti più affollati, impossibile non citare Arco dell’Elefante. Si tratta di uno dei luoghi simbolo dell’isola, chiamato così per quella sorta di proboscide in roccia che si immerge nell’acqua. Un’altra spiaggia molto popolata, oltre che fornita di ottimi servizi, è Lido Shurhuq.

Cucina e piatti tipici: non solo capperi
A livello enogastronomico, Pantelleria ha dei prodotti tipici che devono assolutamente essere provati. Primo fra tutti il Passito, vino dolce da dessert ricavato dall’uva di Zibibbo coltivata sull’isola attraverso un metodo di essiccazione naturale.

Da gustare anche i capperi di Pantelleria e il Bacio Pantesco, dolce tipico dell’isola formato da due parti di pasta fritta e farcito con della ricotta.

Per gustare piatti tipici della cucina dell’isola, sia di terra che di mare, un posto interessante è Ristorante Pizzeria & Wine Bar U’ Trattu. I prodotti sono freschi e genuini e la qualità viene assicurata senza dover pagare prezzi esorbitanti. Stesso discorso anche per La Risacca Pantelleria, che offre anche cibi tipici della cucina siciliana e non solo dell’isola pantesca.

Come arrivare sull’isola
L’isola è facilmente raggiungibile, sia in traghetto che in aereo. Scegliendo di arrivare a Pantelleria via mare ci sono i traghetti da Trapani, mentre con l’aereo è possibile tramite i voli giornalieri da Trapani e Palermo. Durante la stagione estiva ci sono anche i voli diretti dalle più importanti città italiane come Roma, Milano, Bergamo, Venezia, Bologna, Torino e Genova.