Agrigento: la città della Magna Grecia
Volete riscoprire le origini greche della Sicilia in tutta la loro essenza? Allora Agrigento è la meta giusta per voi. Si tratta della città simbolo della colonizzazione greca in Italia, con il maggior numero di testimonianze sul suo territorio. Ci sono però anche segni del passaggio di altri popoli, oltre che bellezze sia artistiche che naturalistiche che la rendono una meta decisamente attraente.

La storia di Akragas – Agrigento
Il territorio di Agrigento presenta testimonianze umane fin dalla preistoria, essendo abitato in principio Sicani (popolazione autoctona che si trovava in gran parte della Sicilia). Nel VII secolo a.C. arrivarono i greci, dando vita alla colonizzazione del territorio e alla nascita dei Sicelioti (data dalla fusione tra i greci e i Sicani).

Nel 581 a.C. viene fondata la polis di Akragas, voluta da coloni originari di Rodi e Creta per bloccare l’espansione della vicina Selinunte. Fu scelto il territorio dell’odierna Agrigento per via dei suoi campi coltivabili e delle sue alture, dove edificare l’acropoli. Nei secoli successivi Akragas crebbe ulteriormente e divenne sempre più una potenza, a tal punto da sconfiggere in più occasioni Cartagine nella guerra per il controllo del Canale di Sicilia.

Agrigento fu in seguito il teatro di uno scontro tra Cartaginesi e Romani che, nel 210 a.C. e dopo la seconda guerra punica, presero possesso della città cambiandole il nome da Akragas ad Agrigentum. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, la Sicilia prima passò sotto l’Impero Bizantino e poi venne invasa dagli Arabi. Proprio questa popolazione cambiò il nome alla città in Girgenti.

Durante il periodo medioevale vennero costruiti nella zona molti castelli, tra cui quello di Palma di Montechiaro, importante a livello strategico nella lotta contro i pirati che arrivavano dalla costa. Pur conservando resti dei popoli che l’avevano abitata, Agrigento ha assunto le sembianze attuali (con nuovi edifici e strade) tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.

Luoghi da visitare ad Agrigento
Come già anticipato in precedenza, Agrigento è famosa innanzitutto per le sue testimonianze della civiltà greca. Ecco perché, in caso di soggiorno nella città siciliana, una tappa obbligatoria è la Valle dei Templi. Si tratta del sito archeologico più grande del mondo, che dal 1997 fa parte del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Qui si possono ammirare moltissimi templi, di cui rimangono resti più o meno significativi. Il tempio della Concordia è tra i meglio conservati al mondo, mentre quello di Ercole è tra i templi dorici più antichi di Agrigento.

Sempre nella Valle dei Templi è presente il Museo Archeologico Regionale, che contiene moltissimi reperti dell’antica Akragas. Tra i più importanti figura senza dubbio uno dei Telamoni, ovvero una statua che raffigura uno dei giganti che si trovavano nel tempio di Zeus Olimpio.

Tra gli edifici di stampo religioso, invece, spicca sugli altri la Cattedrale di San Gerlando. Parliamo del principale luogo di culto della città, intitolata al suo santo patrono. L’edifico presenta tratti delle varie popolazioni che hanno occupato la città, risultando un perfetto mix tra gli stili arabo, normanno, gotico e barocco.

Attività ed escursioni
Durante un soggiorno ad Agrigento, è inevitabile fare un giro nel centro storico della città. Un concentrato di vie che ne fanno una sorta di labirinto, dove sono presenti chiese e monasteri di grande valore storico. Tra questi da citare il Monastero di Santo Spirito, tra i migliori esempi di architettura medioevale della città.

Oltre a girare per le vie del centro, ci sono località interessanti anche al di fuori della città ma comunque rimanendo nella provincia agrigentina. Tra queste la Scala dei Turchi, una lunga scogliera modellata nel corso dei secoli ad acqua e vento e diventata una sorta di scalinata che veniva utilizzata dai pirati per accedere alla città.

La cucina tipica di Agrigento
Uno dei piatti tipici della cucina agrigentina sono i cavatelli al cartoccio, una forma di pasta condita con cubetti di melanzana fritti, pomodoro basilico e ricotta salata. Tra le specialità della zona potete trovare anche il maccu di fave, zuppa prettamente a base di fave che possono essere secche o fresche a seconda della stagione. A livello di ristoranti, invece, da provare assolutamente Hostaria del Vicolo, Ristorante Capitolo Primo e Re di Girgenti.

Spiagge della provincia di Agrigento
Oltre a bellezze storiche risalenti a varie epoche, la provincia di Agrigento presenta anche numerose spiagge decisamente interessanti. Andando nella vicina isola di Lampedusa, due tra i litorali più famosi sono quelli dei Conigli e Cala Pulcino (entrambi di sabbia bianca e bagnati da un mare cristallino).

Un tratto di costa particolare è quello che va da Punta Grande a Punta Bianca, soprattutto per il tipo di vegetazione presente nei pressi. Da sottolineare anche la spiaggia in corrispondenza della Scala dei Turchi, con sabbia dorata e circondata dalle scogliere.

Come arrivare
La città di Agrigento è facilmente raggiungibile in treno dalle stazioni di Palermo, Catania, Ragusa e Siracusa. Inoltre, dagli aeroporti di Catania e Palermo, ci sono degli autobus che portano direttamente alla città.