Alla scoperta di Lampedusa
Nella provincia di Agrigento si trovano delle vere e proprie perle, come l’Isola di Lampedusa. Un concentrato di importanza storica e bellezza naturalistica, che merita di essere conosciuto nel dettaglio.

Storia dell’Isola di Lampedusa
Per molti anni Lampedusa ha avuto la funzione di luogo di transito per determinate popolazioni, come i Fenici, i Greci i Romani e gli Arabi. Questi ultimi in particolare avevano stabilito una colonia stabile sull’isola, con tanto di governatore. Si tratta della popolazione che ha lasciato il segno più evidente sull’isola, insieme ai Romani che qui avevano impiantato uno stabilimento per la lavorazione del pesce.

Nel 1760 venne colonizzata dai francesi, mentre negli anni successivi fu un susseguirsi di passaggi tra piccoli gruppi di agricoltori capeggiati da maltesi e inglesi. Ha poi avuto un ruolo importante durante le guerre napoleoniche, in quanto designata – senza successo – da Napoleone Bonaparte come territorio da consegnare agli inglesi affinché evacuassero Malta.

Successivamente ha vissuto l’epoca di dominazione da parte di Ferdinando II di Borbone, per poi passare sotto il Regno d’Italia nel 1861. Durate la Seconda guerra mondiale ha avuto un ruolo cruciale per la sua posizione strategica nel Mediterraneo, a tal punto da essere fortificata e dotata di artiglieria.

Cosa vedere durante il soggiorno
Una tappa d’obbligo in un viaggio a Lampedusa corrisponde all’omonima riserva naturale, situata tra Lampedusa e Linosa. La riserva è molto ricca sul piano della flora, con specie che non si trovano in nessun’altra zona d’Italia. Ne sono un esempio il fior di tigre, il fiordaliso acaule, la carota selvatica e la camomilla selvatica. Non è da meno la fauna con la presenza di mammiferi, rettili, uccelli e insetti di vario genere. Ci sono addirittura due specie di pipistrelli, ovvero il miniottero e il vespertilio maggiore.

Interessante anche percorrere la Strada Panoramica di Lampedusa e visitare il Faro di Levante, che si trova sul promontorio di Capo Grecale. Costruito nell’800, domina il Mediterraneo e permette una vista davvero mozzafiato.

Un altro edificio decisamente imperdibile è il Teatro Massimo. È stato inaugurato nel 1897, è il più grande teatro d’opera in Italia e il terzo a livello europeo. Solo i teatri di Vienna e Parigi gli sono superiori e, oltre ad ospitare opere di livello mondiale, offre una vista su tutta la città.

Sul piano religioso, il principale luogo di culto della città è la sua Cattedrale. Dedicata alla Santa Maria Vergine Assunta in Cielo, come il palazzo dei Normanni presenta una varietà di stili – sia all’interno che all’esterno – che la rendono una cattedrale di rara bellezza.

Cucina e piatti tipici
Lampedusa è famosa per diversi piatti di pesce, tra cui l’insalata di gamberi e menta (piatto fresco e quindi ideale peer le giornate estive). Come primi sono consigliati gli spaghetti alla bottarga e la pasta con le triglie, mentre un altro piatto caratteristico della tradizione sia siciliana che locale è il cuscus con pesce e verdure.

Per gustare questi e altri piatti, tra i ristoranti più interessanti c’è Il Ritrovo (che propone piatto della tradizione lampedusana sia di mare che di terra). Meritano una citazione anche il Ristorante Giglio Lampedusa e il Ristorante Pizzeria Mir Mar, entrambi all’interno dei rispettivi hotel e con piatti di pesce della tradizione locale (oltre ad alternative vegetariane).

Attività ed escursioni
Tra le attività più consigliate durante un soggiorno a Lampedusa c’è sicuramente un giro in barca, in modo da vedere l’isola da tutti i punti di vista. Un giro che può comprendere anche Linosa, l’altra isola abitata oltre a Lampedusa tra le isole Pelagie. Una perla piccola e incontaminata, tra il verde della natura e il nero dettato dai vulcani.

Inoltre, è consigliabile vistare la parte interna dell’isola per comprendere meglio sia la sua natura più selvatica che le testimonianze lasciate da tutte le popolazioni passate da qui.

Le principali spiagge dell’isola
Tra i motivi che rendono Lampedusa una meta molto gradita ai turisti ci sono certamente le sue splendide spiagge. Tra le più famose Cala Croce, insenatura naturale che si trova a ad est della Spiaggia della Guitgia e a pochi passi dal centro abitato. In questa cala si trovano due spiagge di sabbia bianca, bagnata da un bellissimo mare turchese e sempre calmo in quanto la cala è protetta dai venti.

Ad ovest di Cala Croce si trova Cala Madonna, bagnata da un mare che va dal blu al turchese e con un fondale molto ricco. Si tratta quindi di una cala ideale per gli appassionati di snorkeling, oltre ad essere non molto trafficata e quindi interessante per chi vuole godersi un po’ di relax in solitudine.

Ci sono tante altre spiagge dell’isola che potrebbero essere citate, da Cala Greca a Tabaccara. Ce n’è una però che merita la citazione più di altre, ovvero la Spiaggia dei Conigli. Si tratta della più grande dell’isola, con una sabbia finissima bagnata da un mare cristallino che dà vita ad uno spettacolo straordinario. Addirittura, nel 2013 è stata eletta da TripAdvisor la più bella spiaggia del mondo.

Come arrivare
Per raggiungere Lampedusa si può optare per l’aereo o per la Nave. Il primo è il mezzo più veloce, con l’aeroporto isolano collegato con quelli siciliani di Palermo, Catania e Trapani, ma anche con i più importanti del resto d’Italia (Milano, Roma, Torino, Genova, Venezia e Verona). Per arrivare via nave invece, occorre raggiungere Porto Empedocle (lungo la costa meridionale della Sicilia), da cui partono aliscafi con cui in 4 ore si raggiunge l’isola.