Andando alla scoperta dei luoghi dei Monti Iblei scoprirai una caratteristica che ne determina il paesaggio: chilometri di muretti a secco in quelle terre che un tempo erano la dimora di allevatori e pastori. Oggi in quei pascoli spontanei si nutrono le mucche di razza Modicana, le quali producono il latte vaccino DOP. I prodotti che ne derivano sono famosi e di altissima qualità : il caciocavallo Ragusano e la ricotta iblea.

Produzione della ricotta Iblea

La ricotta è un prodotto tradizionalmente italiano e può essere a base di latte vaccino o di pecora. Quella Iblea è a base di latte vaccino, prodotto nel ragusano, dalle vacche di razza Modicana. La ricotta prende il nome dal suo processo di lavorazione ossia “cotta due volte” cioè: il siero che deriva da un formaggio appena prodotto, viene scaldato una seconda volta dando così origine alla ricotta.

Usi e consumi

La ricotta è uno degli alimenti più versatili che si trovano in cucina, e viene utilizzata per la creazione di piatti salati o dolci. In Sicilia, in particolare, la fa da padrone nei dolci ormai conosciuti nel mondo dal cannolo alla cassata, e tanto altro ancora.

Uno dei dolci tipici del ragusano sono le “cassatelle”, molto diverse dalla classica cassata siciliana. Questo è un dolce semplice e a base di ricotta, tipico del periodo pasquale che si presenta come un cestino, fatto di pasta ripieno di crema di tuma(cagliata) e ricotta aromatizzata con cannella e gocce di cioccolata. E’ un dolce molto semplice da preparare e molto delicato come sapore.

Un dolce , famoso soprattutto nella zona di Scicli è la “Testa di Turco”, legato alla Festa della Madonna delle Milizie. A guardarlo si presenta come un grande bignè, ma la ricetta è leggermente diversa. Per la pasta infatti, non utilizzano il burro ma lo strutto. L ‘impasto poi viene cotto al forno, dandogli una forma di un vero e proprio turbante, e una volta cotto viene farcito con ricotta ( Iblea) e cioccolato. Lo si trova anche nelle versioni in cioccolata bianca e cioccolato.

Può essere utilizzata per la farcia di ravioli salati, per comporre gustose tartine da aperitivo, o semplicemente mangiata con una bella fetta di pane fresco, per assaporarne la sua bontà e genuinità.