I monumenti più importanti di Catania
Storia, natura, ma anche importanza sul piano economico. Può essere riassunta così Catania, tra le città più importanti della Sicilia. Un concentrato di varie anime, che per questo risulta decisamente attraente. Andiamo a conoscere nel dettaglio alcuni tra i monumenti più importanti della città.
Cattedrale di Sant’Agata
La Cattedrale di Sant’Agata, Duomo della città di Catania, è uno dei luoghi di culto per i turisti ma soprattutto dai catanesi (devoti alla Santa, martire e protettrice della città). Edificata all’inizio del millennio scorso, la Cattedrale è stata più volte devastata da terremoti ed eruzioni vulcaniche per poi essere rimessa a nuovo nel 1711. L’interno si presenta a croce latina e a tre navate; cinque altari separati conducono al monumento funebre in marmo riccamente decorato del vescovo dell’ultima ricostruzione, monsignor Pietro Galletti. In fondo alla navata di destra c’è la Cappella di San’Agata, nella quale possiamo trovare le reliquie della Santa perfettamente conservate in pezzi separati.
Palazzo degli elefanti
Il Palazzo degli Elefanti sorge in Piazza del Duomo ed è la sede del Municipio di Catania. Eretto successivamente al disastroso terremoto del 1693, la sua costruzione fu affidata all’architetto Giovanni Battista Vaccarini. Il nome del palazzo deriva dai frontoni dei balconi che il Vaccarini adornò con degli elefanti per richiamare lo stemma della città siciliana, ben rappresentato anche dalla Fontana dell’Elefante che sorge al centro della Piazza.
Fontana dell’Elefante
La fontana è costituita da un elefante in pietra lavica di epoca romana sul cui dorso è poggiato un obelisco di origine egizia, anche questa, è opera dell’architetto Vaccarini e rappresenta tre civiltà: la punica, l’egizia e la cristiana. L’elefante (chiamato dai catanesi “u liotru”) è il simbolo della sconfitta dei cartaginesi venuti a conquistare la città a cavallo degli enormi pachidermi. L’obelisco, probabilmente portato a Catania dall’Egitto ai tempi delle crociate, apparteneva al Circo Massimo romano e rappresenta appunto la civiltà egizia. La croce, le palme ed il globo, che coronano il monumento, rappresentano la civiltà cristiana.
Teatro greco-romano
Realizzato con tutta probabilità a partire da una preesistente struttura greca, è dell’epoca di Roma Imperiale (tra il I e il II secolo d.C.). Come molti edifici di età antica, anche il Teatro era realizzato in marmo e pietra lavica, materiali che davano la caratteristica colorazione bianco/nera che è visibile in molti monumenti cittadini. Oggi solo alcuni elementi dell’antico Teatro Greco-Romano sono visibili, come la cavea, l’orchestra e alcune parti della scena, mentre altri elementi nel corso dei secoli sono stati trasformati in abitazioni. Le parti più basse della struttura, come l’orchestra, sono ancora oggi bagnate dalle acque del fiume Amenano, un tempo convogliate all’interno del teatro per dare vita a scenografici spettacoli e battaglie navali.
Castello Ursino
Il Castello Ursino è un’antica fortezza medievale fatta costruire da Federico II di Svevia, risalente alla fine del XIII secolo. La fortezza fu per molto tempo una delle residenze preferite dai viceré e dai sovrani spagnoli, oltre ad avere un ruolo primario nelle vicende dei Vespri siciliani alla fine del 1200. Oggi il Castello Ursino, di proprietà pubblica, ospita il museo civico della città di Catania.
Basilica Collegiata
La Basilica Collegiata, costruita nel 1768 ad opera dell’architetto S. Ittar, conserva al suo interno affreschi dello Sciuti e quadri del Sozzi. Originariamente, fu chiamata chiesa di S. Maria dell’Elemosina ed era il riferimento religioso delle famiglie patrizie. Venne denominata Collegiata nel 1446, con la costituzione di un capitolo di preti, che rivendicava autonomia dallo strapotere del vescovo. Dopo il terremoto venne ricostruita su progetto di Angelo Italia, ma esattamente a rovescio, con l’attuale orientamento e la facciata sulla via Etnea. Questa nuova collocazione consentiva alla chiesa di affacciarsi sulla via più larga e importante di Catania. La facciata, opera di Stefano Ittar, rappresenta il meglio del tardo barocco catanese. L’interno è a tre navate riccamente decorate, alcuni medaglioni sono addossati ai pilastri e, sempre all’interno della chiesa, sono custodite grandi tele che raffigurano S. Euplio e S. Apollonia e un Martirio di S. Agata.
Palazzo S. Demetrio
Si tratta del primo edificio ad essere ricostruito dopo il terremoto del 1693, ricchissimo di decorazioni in pietra bianca. Ricostruito per volere del Barone di San Demetrio, Don Eusebio Massa, che nel 1694 pose nell’androne del nuovo edificio un’epigrafe a ricordo del terremoto e come buon auspicio per il futuro. Notevoli cambiamenti sono stati apportati nel corso dei secoli all’edificio, in particolare con la costruzione di un nuovo palazzo nel XIX secolo che ha inglobato il precedente, del quale però non fu intaccata la facciata sulla via Etnea e sull’angolo dei Quattro Canti.
Casa-Museo di Giovanni Verga
La casa in cui visse gran parte della sua esistenza e morì nel 1922 il grande scrittore catanese Giovanni Verga. Al suo interno sono custoditi cimeli, manoscritti e momenti di vita vissuta dello scrittore verista catanese.
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