Alla scoperta di Catania
Lo spettacolo dell’Etna, le bellezze artistiche e la grande importanza sul piano economico e industriale. Può essere riassunta così Catania: tra le città di spicco non solo della Sicilia, ma anche dell’intero sud Italia.

Un po’ di storia
Nonostante ci siano nel territorio dell’odierna Catania testimonianze di insediamenti già a partire dal Neolitico, la reale fondazione della città è successiva. Siamo tra il 729 e il 728 a.C., quando i coloni greci provenienti da Naxos fondarono Kατάvη (nome antico di Catania). Dopo un periodo fiorente nel corso del V secolo a.C., la città venne conquistata dai siracusani nel 403 a.C. ed ebbe una fase di declino fino alla conquista da parte dei romani (quando diventò uno dei centri più importanti dell’impero).

Dopo la caduta dell’Impero Romano, Catania subì delle trasformazioni da parte delle varie popolazioni che occuparono la Sicilia. Teodorico il Grande, re degli Ostrogoti, si occupò di ricostruire le mura della città. In seguito ci fu il controllo prima dei Bizantini, poi dei musulmani e dei Normanni, con questi ultimi che ridettero a Catania lo status di sede vescovile. Ci fu poi la lunga dominazione degli Svevi e, quando la Sicilia perse l’indipendenza, la città passo sotto il controllo spagnolo, sabaudo e borbone.

Il 1622 è stata una data importante, dato che Emanuele Filiberto di Savoia – viceré di Sicilia – assegnò al Senato catanese funzioni pari a quelli di Palermo e Messina e dette alla città una certa autonomia. Ci furono poi due catastrofi naturali (l’eruzione dell’Etna nel 1669 e il terremoto nel Val di Noto nel 1693) che portarono alla distruzione quasi totale della città (ricostruita in stile barocco).

Nel 1849, durante la riconquista borbonica della Sicilia, la città subì pesanti distruzioni fino al 7 aprile e cioè quando venne occupata dalle truppe di Ferdinando II sotto il comando di Carlo Filangieri, principe di Satriano. Nel 1860 Catania entrò a fare parte del Regno d’Italia; da allora è uno dei principali comuni italiani, capoluogo della sua città metropolitana.

Luoghi da non perdere
Tra le tante bellezze che offre Catania figura sicuramente la Cattedrale di Sant’Agata, patrona della città. Edificata sui resti di antiche terme, è stata più volte ricostruita per via dei numerosi terremoti che hanno caratterizzato la città. La facciata è realizzata interamente in marmo di Carrara, con innesto delle colonne provenienti dall’antico teatro romano. Le statue di Sant’Agata sono distribuite su tutti gli ordini. Dietro una cancellata c’è la cappella di Sant’Agata, con la camera che contiene delle reliquie.

A livello di edifici religiosi, da citare anche il Monastero dei Benedettini (tra i complessi monastici più grandi d’Europa). Attualmente è sede del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università e, grazie ad una visita guidata, si può conoscere i 500 anni di vita di questo luogo.

Naturalmente non può mancare un’escursione sull’Etna, il vulcano più attivo d’Europa. Si può visitare la Valle del Bove, così come le numerose grotte usate fin dall’antichità come rifugi. Si può inoltre fare un più comodo giro panoramico con la Ferrovia Circumetnea, che gira intorno all’anello inferiore del vulcano.

Cosa fare durante il soggiorno a Catania
Quando si arriva a Catania, è decisamente consigliato passare da Piazza del Duomo. Ovviamente si nota subito la fontana con “O Liotru”, l’elefantino simbolo della città che secondo la leggenda la protegge dalle eruzioni dell’Etna. Presenti nella piazza anche il Municipio (detto anche Palazzo degli Elefanti), il Palazzo dei Chierici e la già citata Cattedrale di Sant’Agata.

Per conoscere l’anima più rustica e popolare di Catania, occorre fare un giro tra i suoi mercati. Tra questi ci sono la Pescheria e il Mercato delle Pulci, entrambi molto caotici e caratteristici. Infine, per ammirare lo stile barocco che caratterizza gran parte degli edifici catanesi, la strada consigliata da percorrere è Via Etnea.

La cucina tipica catanese
Come ogni città siciliana che si rispetti, anche Catania ha gli arancini tra i suoi piatti tipici. Sono invece più radicate nella tradizione culinaria catanese le crispelle di riso (dolci fritti che solitamente vengono preparati in occasione di San Giuseppe). Tra i dolci della zona spiccano le cassatelle e i dolci alle mandorle.

Sono molti i ristoranti da provare per gustare pienamente la cucina canadese. Tra questi: Catania Ruffiana, La Pentolaccia e Guardino di Bacco.

Spiagge del litorale catanese
In un’ipotetica sfida tra le migliori città della Sicilia, Catania ha tanto da offrire anche a livello di spiagge. La più famosa è senza dubbio la Playa, lunga 18 chilometri dove si alternano tratti di spiaggia libera ad altri forniti di ogni tipo di servizio. Tra gli altri litorali della zona catanese, da citare la Riviera dei Ciclopi nei pressi di Aci Trezza con i suoi faraglioni neri che spuntano dall’acqua.

Come arrivare a Catania
Catania vanta il sesto aeroporto italiano per numero di passeggeri. Può inoltre essere raggiunta in nave, attraverso il suo importante porto. Optando invece per la macchina, si può raggiungere da Palermo attraverso l’autostrada A19 e da Messina tramite l’A18.