Licata, scopri le spiagge e altre bellezze di questa località
Tra i territori che meritano di essere visitati nella provincia di Agrigento c’è sicuramente quello di Licata. Andiamo a conoscere più nel dettaglio il comune agrigentino, sul piano storico e delle bellezze che può offrire a livello artistico e naturalistico.

Cenni storici
Le origini di Licata risalgono addirittura al Neolitico, quando venne edificato nei pressi di Siracusa il villaggio di Stentinello. La città si è sviluppata nel corso delle varie epoche, diventando poi terra di conquista per i Fenici (tra il XII e l’VIII secolo a. C.). Nel VII secolo a.C. il controllo passò ai Geloi, che vi edificarono una fortificazione a protezione della foce del fiume Salso. A tale edificio si aggiunse un fourion (avamposto fortificato), nel VI secolo a.C. per volere del tiranno di Agrigento Falaride. La zona di Licata fu in seguito teatro di importanti battaglie tra cui quella di Capo Ecnomo, grazie alla quale i Romani sconfissero i Cartaginesi e presero il controllo della città facendone un importante emporio commerciale.

Licata è stata poi controllata dai Bizantini, per poi passare nell’827 d.C. nelle mani dei musulmani per circa due secoli. Tale dominio terminò il 25 luglio 1086, quando la città venne espugnata dai Normanni. Dopo un momento di difficoltà nel ‘500, durante il quale venne quasi completamente distrutta, la città rifiorì tra ‘600 e ‘700 sviluppandosi all’interno della cinta muraria (nel frattempo completamente ricostruita). Una zona importante di Licata divenne il porto, chiamato il “Regio Caricatore” e nel quale arrivavano velieri da tutto il Mediterraneo.

Nel 1820 è da registrare l’opposizione di Licata ai Borboni, guidata dal patriota Matteo Vecchio Verderame, fondatore tra l’altro di una delle prime logge massoniche della Sicilia. A fine ‘800, grazie al collegamento con le miniere di zolfo siciliane, Licata crebbe sul piano economico e poi diventò la residenza di numerose famiglie benestanti. Il comune agrigentino è anche stato il luogo di uno sbarco degli americani, il 9 luglio 1943.

Cosa vedere e visitare a Licata
Licata vanta diversi edifici religiosi molto belli come la Chiesa di Santa Maria Nuova, di epoca rinascimentale e famosa per il crocifisso in legno dello il “Cristo nero”. Da citare anche la Chiesa di Sant’Agostino, edificata nel 1611 e che custodisce il simulacro in legno della Madonna Addolorata risalente al ‘700. In zona è presente anche un sito archeologico di indubbio valore come lo Stagnone Pontillo: un complesso ipogeico nato come luogo di culto e necropoli, ma usato durante la dominazione araba come cisterna. Il sito è formato da due grotte artificiali scavate nella roccia, dove si trovano alcune tombe di forma circolare e sulle pareti graffiti e scritte di diverse lingue.

Se decidete di visitare Licata, è consigliabile fare un giro nel suo centro storico. Una zona straordinaria, per i tanti edifici civili in stile barocco e per come viene “sovrastata” da numerose ville novecentesche. Oltre ad immergersi nella storia di Licata ci sono vie come Corso Roma, Corso Umberto e Corso Vittorio Emanuele che sono ideali per fare shopping. Per la sera, la zona del faro e la piazza Attilio Regolo ospitano diversi locali.

Le Spiagge di Licata
La zona di Licata propone delle bellissime spiagge. La più famosa è senza dubbio la Baia della Mollarella, tratto di costa sabbioso e che termina con uno scoglio chiamato A’ Rocca di Muddrareddra. La sua fama è dovuta al fatto che, oltre ad essere una spiaggia bella, è stata il teatro di importanti eventi storici. Proprio qui, il 10 luglio del 1943, sono sbarcate le truppe americane. Altre spiagge degne di nota nella zona di Licata sono: il tratto di Contrada Pisciotto, le calette attorno a Torre San Nicola e la Spiaggia di Marianello (famosa per i suoi calanchi bianchi a picco sul mare).

I piatti tipici
La tradizione culinaria di Licata, come del resto quella siciliana e dell’intero sud Italia, prevede la preparazione di determinati piatti in corrispondenza con alcune ricorrenze. Per il Venerdì Santo, per esempio, vengono preparati i muffuletti: panini di forma circolare impastati con farina, cannella, spezie e semi di anice. Il primo dell’anno, invece, solitamente si mangia u’Taianu: pasta al ragù di manzo e agnello con melanzane fritte e pecorino.

Sul piano dei dolci, due specialità della zona sono i mastazzoli (mosto cotto, succo di carrube, scorza d’arancia in polvere, pepe, zucchero, cannella e farina) e i minnilati (mandorle, zucchero farina e buccia di limone grattugiata e aromi vari). Per gustare queste ed altre prelibatezze, tra i ristoranti consigliati ci sono: La Madia, La Bottega, Ristorante De Gustibus e La Lampara Osteria della Marina.

Come raggiungere la località
La città di Licata è ben collegata con il resto della Sicilia a livello di mezzi di trasporto. Da piazzale Martiri delle Foibe partono autobus verso Palermo, Catania, Agrigento e altre importanti città della regione. Inoltre, la città è attraversata da un’importante linea ferroviaria come la Siracusa-Canicattì. Per raggiungere Licata da città come Agrigento, Ragusa Siracusa e Trapani, infine, basta imboccare la statale 115 Sud Occidentale Sicula.