Erice: La cittadina fondata dai Troiani
Tra le bellezze che si possono ammirare nei dintorni di Trapani c’è anche Erice, comune trapanese che si erge sull’omonimo monte e dal quale è possibile godersi un’eccezionale vista sul Golfo di Trapani. Si tratta di un piccolo borgo medievale, che però riassume dentro di sé decenni di storia, cultura e tradizioni.
Dai troiani alle influenze arabe
Secondo lo storico Tucidide, Erice è stata fondata dai troiani che avevano bisogno di un luogo in cui insediarsi dopo essere fuggiti nel Mar Mediterraneo. Il nome della neonata località deriva da Erix, personaggio mitologico ucciso da Eracle e figlio di Afrodite e di Bute.
Si tratta di una delle città più importanti degli Eimi, popolazione nata dalla fusione degli esuli troiani con un popolo autoctono trovato sul territorio. Una città fortificata nel periodo della prima guerra punica per volere di Amilcare Barca, che in seguito trasferì parte del popolo di Erice nei territori vicini per la fondazione di Drepanon (l’odierna Trapani).
In epoca romana Erice è stato un centro di rilievo, dove veniva adorata la Venere Erycina (prima dea romana somigliante ad Afrodite). Nel periodo bizantino non ci sono molte notizie sulle sorti della città, che comunque restò attiva sul piano economico.
Durante la dominazione araba, la montagna su cui sorge Erice venne rinominata Gebel-Hamed e molto probabilmente non era nemmeno popolata. Tornò ad essere abitata in epoca normanna, con la costruzione di nuovi edifici (sia abitazioni che chiese), mentre fu sede di importanti tumulti nel corso della dominazione spagnola. Il suo nome originale di Erice lo riprende nel 1934, visto che fino a quel momento (a partire dall’epoca normanna) si era chiamata Monte San Giuliano.
Il castello di Erice ed altri luoghi di interesse
Tra i tanti edifici che si possono visitare ad Erice, spicca su tutti il Castello di Venere: edificio di stile normanno risalente al XII secolo e che sorge su una rupe isolata nell’angolo sud-orientale della vetta del Monte Erice. Il castello viene dedicato alla Venere Erycina, in quanto sorge sui resti di un antichissimo tempio in cui veniva praticato il culto della divinità femminile della fecondità (che ha cambiato vari nomi nel corso degli anni). Questa fortezza venne utilizzata come tale dai viceré aragonesi, mentre quando passa ai Borboni diventa un carcere.
Al posto dell’attuale gradinata era presente un ponte levatoio, che collegava il castello al resto della vetta del monte. La facciata del castello è sovrastata da merli ghibellini, mentre il muro del complesso segue – con rientranze e sporgenze – il contorno della rupe. Si può osservare l’imboccatura di una galleria segreta, che era sotterranea rispetto agli edifici scomparsi e conduceva fuori dal castello. Un edificio che dunque racchiude molto della storia dell’odierno comune trapanese.
Oltre al castello nel borgo di Erice è possibile visitare diversi edifici religiosi, tra i quali va citata la Chiesa di San Martino (realizzata per volere di Ruggero il Normanno e caratterizzata da raffinate decorazioni interne e da bellissimi affreschi). A livello di importanza, però, l’edificio religioso che svetta sugli altri (e che merita di essere visitato) è il Duomo di Erice (dedicato a Maria Assunta).
Attività da fare se sei ad Erice
Durante un soggiorno a Erice, è consigliabile immergersi nelle vie di questo antico borgo medievale oppure farsi una passeggiata lungo la cinta muraria realizzata a sua difesa e ammirare uno spettacolare panorama. Inoltre, nei pressi del castello sono presenti Giardini del Balio (una sorta di cornice della fortezza) e diverse torri medievali molto ben conservate (la più famosa è Torretta Pepoli).
Tra i tanti luoghi d’interesse di Erice figura anche il Quartiere Spagnolo, fortezza situata in una posizione decentrata rispetto al centro del paese e che è stata iniziata nel XVII (senza mai essere conclusa) per ospitare i soldati spagnoli. Molto interessante anche il Museo degli Antichi Mestieri, per una località che quindi offre attrazioni per soddisfare varie esigenze.
Cosa e dove mangiare
Un cibo tipico della zona sono i Genovesi di Erice, deliziosi dolci farciti con crema pasticcera da provare rigorosamente nel comune trapanese per gustarne la reale bontà. Ad Erice non mancano ristoranti nelle vie del centro, dove è possibile assaporare i piatti tipici della cucina trapanese (dalle arancine al pane cunzato, ovvero pane di grano duro cotto a legna e condito con pomodori, pecorino, acciughe e olio).
Ed infine, la spiaggia di Erice
Appartiene a territorio di Erice la spiaggia di San Giuliano, caratterizzata da un fondale basso e sabbioso e bagnata da un’acqua limpida. Si tratta di una delle spiagge più sabbiose di Trapani che, proprio per le sue caratteristiche, è consigliata per le famiglie con bambini.
Come arrivare: funivia da Trapani ad Erice
Erice è facilmente raggiungibile sia in macchina che in autobus, ma esiste una terza possibilità che probabilmente è la più comoda e la più suggestiva. Da Trapani infatti parte una funivia diretta ad Erice, con la quale è possibile raggiungere questa località in soli 10 minuti. Un mezzo che permette di evitare il traffico e di ammirare il vasto panorama.
Commenti (0)