Castelvetrano: viaggio nella “Città degli ulivi e dei Templi”
Se volete immergervi nella storia più antica durante il vostro soggiorno in Sicilia, Castelvetrano può essere una meta decisamente consigliabile. Un’area nella provincia di Trapani che, più di altre consente di fare un viaggio nel tempo e scoprire alcuni tra i primi insediamenti importanti che ci sono stati in Sicilia.

Le origini e i primi insediamenti
Le prime testimonianze di presenza umana a Castelvetrano risalgono al Paleolitico, con tracce di un villaggio che ospitava capanne preistoriche. Altri reperti più moderni appartengono all’età del bronzo e corrispondono a tombe e bicchieri a forma di campana. La vera svolta nella storia di questa cittadina avviene, secondo quello che racconta lo storico Diodoro Siculo, nel 650 a.C.: anno in cui arrivarono i coloni greci. Qui fondarono Selinunte, che raggiunse il suo massimo splendore tra il VI e il V secolo a.C. e si espanse fino a 100.000 abitanti.

In seguito i Cartaginesi arrivarono in Sicilia e conquistarono la città, che poi passò sotto il controllo del comandante siracusano Ermocrate. La città visse poi un nuovo dominio da parte dei cartaginesi e, dopo la I Guerra Punica, venne annessa ai territori romani.

Una seconda svolta importante avvenne nel 1130, con la conquista da parte dei Normanni che di fatto diedero vita alla città odierna. Il nome Castelvetrano viene da Castrum Vetranum, usato prima della fondazione della città probabilmente per indicare l’incrocio tra due vie presenti in essa.

Nel 1500 Castelvetrano visse il periodo di dominazione spagnola, passando al rango di contea e venendo arricchita con opere pubbliche e monumenti. Il secolo successivo fu molto difficile per questa zona che invece, nel periodo del Risorgimento, ebbe un ruolo importante. Alcuni suoi abitanti, tra cui Giovanni Pantaleo, seguirono Garibaldi nella spedizione dei mille.

Viaggio nel tempo: cosa vedere
Castelvetrano ospita diversi edifici decisamente interessanti da visitare. Tra questi il Museo Civico Selinuntino che, pur non avendo grandi dimensioni, ospita testimonianze significative della presenza dei Greci in Sicilia. Tra le varie opere conservate spicca la statua di Efebo: realizzata in bronzo, risalente al V secolo a.C. e proveniente dalla zona di Selinunte.

Non mancano ovviamente anche gli edifici religiosi in questa cittadina, come la Chiesa Madre di Castelvetrano. Parliamo di uno dei monumenti più importanti della città, che all’interno ospita opere d’arte e decori che risalgono al ‘600 e al ‘700.

Molto interessante anche la chiesa di San Domenico, realizzata in stile tardo-gotico e che rappresenta il mausoleo della famiglia Aragona-Tavaglia. Un altro edificio storico della città è il Castello di Bellumvedere: edificato come residenza di caccia dell’imperatore Federico II di Svevia e – dopo tanti anni in cui non ha avuto particolari attenzioni – restaurato nel 2004 da tre architetti trapanesi.

Visita al Parco archeologico di Selinunte
Tra le attività fortemente consigliate una volta arrivati a Castelvetrano, c’è la visita a Selinunte. Si tratta del parco archeologico più grande d’Europa, che sorge proprio in corrispondenza dell’antica città greca. Il parco è diviso in sette aree: l’Acropoli, la Collina di Manuzza, la Collina Orientale, la Collina della Gaggera, il Quartiere Artigianale, il Battistero Bizantino e le Cave di Cusa. Molto della città originale è andato distrutto, ma rimane comunque un parco ricco di storia e con ancora degli edifici che sono stati conservati o ricostruiti. Tra questi il Tempio E, detto anche Tempio di Era.

Se alla storia si preferisce qualche attrazione naturalistica, allora è consigliabile la Riserva naturale Foce del Fiume Belice e dune limitrofe. Si trova tra i comuni di Castelvetrano e Menfi e ospita una vasta gamma di specie di flora e fauna.

Fra la flora presente possiamo citare il giglio di mare, il giunco, lo zigolo e l’acacia. A livello di fauna ci sono invece molti volatili come l’airone cenerino, la folaga e il fratino.

Cosa e dove mangiare
Castelvetrano è conosciuta anche come la “città degli ulivi e dei templi”: una qualifica che, per la prima parte, è dovuta alla coltivazione della varietà Nocellara del Belice. Questo tipo di ulivo contribuisce alla produzione del Belicino, formaggio tipico siciliano prodotto a Castelvetrano e in altri comuni limitrofi. Un’altra specialità della zona è il pane nero, da gustare da solo oppure insieme a pietanze come polpette di ricotta al sugo di pomodoro o formaggi e salumi della zona.

Per assaggiare questi ed altri piatti tipici della zona (oltre ad altri più in generale della tradizione siciliana), alcuni dei ristoranti migliori per quanto riguarda il rapporto qualità-prezzo sono: Case di Latomie, Dimina e Baglio Vecchio.

Come arrivare
Per raggiungere Castelvetrano si può scegliere di utilizzare la macchina, il treno o l’autobus. Optando per l’auto (partendo per esempio da Trapani), s’imbocca l’autostrada A29 con direzione Mazara del Vallo e si prende l’uscita per Castelvetrano. Sfruttando la stazione di Castelvetrano, ben collegata con il resto della Sicilia, è possibile raggiungere la meta desiderata in treno. La terza opzione è rappresentata dal bus, con varie linee che permettono di arrivare al comune trapanese.