Aci Trezza e Aci Catena, lungo il litorale catanese
Il territorio di Catania ospita alcune località decisamente interessanti, diventate nel corso del tempo delle vere e proprie mete turistiche. Appartengono a questa categoria Aci Trezza (frazione del comune di Aci Castello) e il comune di Aci Catena.
La storia di queste due località
Innanzitutto, è opportuno fare chiarezza sul motivo per cui molte località del territorio di Catania hanno il nome che comincia con “Aci”. Il tutto è dovuto ad un famoso mito, raccontato dal peta Ovidio. La storia ha per protagonista il pastore Aci, che si innamorò della ninfa Galatea (a sua volta amata da Polifemo). Il ciclope, accecato dalla gelosia, uccise Aci e il suo sangue dette vita all’omonimo fiume che bagna il territorio dove oggi sono presenti tra le altre Aci Trezza e Aci Catena.
Aci Trezza nacque ufficialmente nel XVII secolo per volere di Stefano Riggio, già proprietario della città di Aci Sant’Antonio e Filippo. Inizialmente nacque come approdo marittimo del principato dei Riggio, per poi diventare un centro importante della zona a livello commerciale. Dopo la fine della dinastia Riggio, il paese ebbe un periodo di decadenza. Dopo una serie di rivolte interne, il 15 settembre 1828 il Re delle Due Sicilie Francesco I emanò un decreto con cui sancì la separazione tra Aci San Filippo e Catena e Aci Trezza e l’accoppiamento tra quest’ultima e Aci Castello. Una storia che, come per altri territori quasi omonimi, va di pari passo con quella di Aci Catena.
Luoghi da visitare
Se intendete visitare Aci Trezza, una tappa obbligatoria coincide senza dubbio con i suoi faraglioni (detti anche isole Ciclopi). Si tratta di un piccolo arcipelago che si è formato circa mezzo milione di anni fa, per via di un’intensa attività vulcanica. La leggenda però narra che i faraglioni siano in realtà le pietre scagliate dal ciclope Polifemo contro Ulisse in fuga (da qui il nome isole dei Ciclopi).
La più grande dell’arcipelago è l’Isola Lachea, dove sono state fatte importanti scoperte archeologiche. Nel 1869 venne trovata un’ascia di epoca preistorica, mentre nel corso di altri scavi vennero trovati oggetti risalenti all’epoca tardo-romana. Quest’isola, a livello di flora, ospita piante endemiche della Sicilia e dell’Italia meridionale come l’eliotropio e la carlina raggio d’oro. Come fauna, invece, solo su quest’isola è stata avvistata la lucertola della sottospecie Podarcis siculus ciclopica. Presenti anche molti volatili come la ballerina gialla, la passera sarda, la gazza, il cormorano, il gabbiano reale, il falco di palude e il falco pellegrino.
Le isole Ciclopi sono anche servite da scenario nel capolavoro letterario di Giovanni Verga, cioè I Malavoglia. Sono state, inoltre, il set cinematografico del film La terra trema di Luchino Visconti, premiato al Festival di Venezia nel 1948.
Oltre ad ammirare le isole Ciclopi, è consigliabile visitare i vari edifici religiosi di Aci Trezza. Su tutti quello principale, ovvero la Chiesa di San Giovanni Battista. Ricostruita dopo il terremoto dell’11 gennaio 1693. Venne ampliata e abbellita nei secoli successivi. La facciata è in stile barocco con portale classico, al di sopra del quale si trovano due celle campanarie. In fondo alla navata minore si trova un altare con il crocifisso affiancato dalle statue di Maria Addolorata e Giovanni evangelista.
Interessante anche la Torre dei Faraglioni, unica torre superstite del sistema difensivo fatto erigere dai Principi di Aci a protezione della città di Aci Trezza. Serviva alla difesa del porto e dello spazio acqueo tra lo stesso e i faraglioni. Costruita su due piani non comunicanti tra di loro è stata eretta su una precedente costruzione la cui base poggia su ruderi di epoca romana o bizantina.
Per quanto riguarda Aci Catena, i posti che meritano di essere visitati sono l’Eremo di Sant’Anna (complesso religioso della metà del XVIII secolo), l’Area archeologica di Santa Venera al Pozzo e i Mulini ad acqua.
Cosa e dove mangiare
La cucina di Aci Trezza e Aci Catena è legata al mare e alla tradizione peschereccia. Alcuni piatti tipici hanno le acciughe quale ingrediente base; vengono utilizzate come condimento alla pasta oppure consumate sotto sale. Altri tipici piatti della tradizione sono il tonno rosso e le sarde a beccafico. Inoltre si dice che Aci Trezza sia la patria del gelato e delle granite (inventati dal cuoco Francesco Procopio dei Coltelli).
Alcuni ristoranti di Aci Trezza da provare sono Il Moro di Trezza, Osteria dei Marinai e Il Covo Marino. Per Aci catena, invece, Blu Panorama, Trattoria U Puttusu e All’Antica Osteria.
La Riviera dei Ciclopi
Parlando dei litorali della zona è ovvio citare la Riviera dei Ciclopi, tratto di costa lungo 12 chilometri che va da Acireale ad Aci Castello. In corrispondenza con Aci Trezza si possono ammirare i faraglioni dei ciclopi ed esplorare spettacolari fondali marini.
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