Dimora del più importante porto italiano per numero di passeggeri, storica sede universitaria, città ricca di bellezza e che ha saputo risorgere dalle sue ceneri. Si può dire questo e molto altro di Messina, tra le città più importanti della Sicilia e per questo meta consigliatissima per chi vuole farsi un giro dell’isola.

Cenni storici

Fondata nel 757 a.C. con il nome di Zancle, riprendendo un termine siculo che significa “falce” perché la penisola di San Ranieri (dimora del porto cittadino) ha la forma di una falce. Nel 491 a.C., quando venne conquistata da Anassilao di Reggio, prese il nome di Messene. Solo dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente e la conquista da parte dei Bizantini, venne ribattezzata Messina. Con la nascita del Regno di Sicilia, nel 1110, ne divenne capitale insieme a Palermo. Fu un periodo di grande prosperità per la città che, grazie al suo fiorente porto, fece parte anche della lega anseatica (alleanza tra città che, tra il tardo medioevo e l’inizio dell’era moderna, mantenne il controllo dei commerci su gran parte dell’Europa Settentrionale). Un evento storico legato alla città è la rivolta contro la Spagna, avvenuta nel 1694 e che causò per Messina la perdita di ogni forma di autonomia. In seguito visse dei secoli veramente critici, sia per cause belliche (i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale) che naturali (i terremoti del 1783 e del 1908, con quest’ultimo che viene catalogato come uno degli eventi più catastrofici del XX secolo e che causò la morte di circa 70 000 persone).

Cosa vedere

Durante un viaggio a Messina, è impossibile non passare da Piazza Duomo. Naturalmente spicca la Basilica intitolata a Santa Maria Assunta, arrivata a questo status grazie all’intervento del Papa Pio IX nel 1947 dopo una storia decisamente travagliata (nella quale è stata trasformata in una moschea durante il periodo di dominazione araba e distrutta quasi del tutto dal terremoto del 1908). Sempre in Piazza Duomo troviamo la Fontana di Orione, dalla complessa iconografia neoplatonico-alchemica, fu definita dallo storico dell’arte Bernard Berenson “la più bella fontana del Cinquecento in Europa”. Altri due simboli della città che meritano di essere visti sono il sacrario di Cristo Re e la Madonnina di Porto. Il primo è il luogo che custodisce i 1.288 cittadini messinesi caduti durante la Seconda Guerra Mondiale (oltre ad offrire uno splendido panorama su tutta la città), mentre la seconda è la statua che “accoglie“ le persone che arrivano alla città dal porto.

Cosa fare

La città di Messina, anche da parte di coloro che non la conoscono, viene immediatamente associata allo stretto. Si tratta ovviamente del braccio di mare che separa la città siciliana da Reggio Calabria e che racchiude in sé diversi miti e leggende. Si dice per esempio che in questa zona avvenga il fenomeno della fata Morgana: un effetto ottico che fa risultare sfocata la fascia sopra l’orizzonte, che può corrispondere ad isole o barche. Si tratta di un fenomeno affascinante, che contribuisce a rendere lo stretto interessante da vedere. Oltre ad ammirare questo lembo di mare, è consigliabile fare un giro in barca tra le Isole Eolie.

Cosa e dove mangiare

Le specialità della cucina messinese sono i piatti a base di pesce e frutti di mare: pesce spada, pesce stocco, cozze, costar delle, neonata e tonno. A base di carne, le braciole (taglio unico e diverso dal resto d’Italia) e il falsomagro. Dolci tipici messinesi, infine, sono: la pignolata glassata, il bianco e nero, i cannoli di ricotta con la variante al cioccolato, la cassata siciliana. Per gustare queste ed altre prelibatezze, come ristorati sono da provare: ‘A Cucchiara, Bellavista, Casa & Putia, Datterino e Il Grecale.

Spiagge

Oltre ai luoghi d’interesse storico e artistico, Messina offre anche delle bellissime spiagge. Tra le più famose non si può non citare quella di San Gregorio, formata da piccole insenature, con sabbia chiara, ghiaia e ciottoli e soprattutto fonte di ispirazione per il cantautore Gino Paoli per la celebre canzone “Sapore di
Sale”. La spiaggia di Testa di Monaco è invece lunga, per la maggior parte della sua superficie libera e circondata da una rigogliosa vegetazione. Da citare infine – oltre alle bellissime spiagge che offre l’arcipelago delle Isole Eolie – anche quella di Marinello, per via della formazione di piccoli e spettacolari laghetti marini creati da sottili lingue di sabbia bianca.

Come arrivare

Messina è collegata a Palermo e Catania rispettivamente dalle autostrade A20 e A18. Ovviamente va citato il porto, che risulta il decimo in Italia (dopo Civitavecchia, Venezia, Napoli, Livorno, Savona, Genova, Bari e
Palermo, La Spezia) per attività crocieristica e che ha un traffico sempre crescente. Questa città non ha un
aeroporto, ma scegliendo questo mezzo si può atterrare all’aeroporto di Reggio Calabria che è il più vicino e
poi raggiungere la città siciliana in nave attraverso lo stretto.